Motivi per tornare alla Chiesa cattolica

Il core sarà appagato nella Chiesa Cattolica

Se una volta eri un cattolico praticante e poi per un po’ di tempo ti sei allontanato dalla Chiesa cattolica, non importa da quanto tempo, sei sempre il benvenuto.  Il tuo compagno in questo viaggio di ritorno è nostro Signore Gesù Cristo.  Ti accompagnerà e ti guiderà.  Riponi la tua fiducia in Lui;  Ti ricondurrà a casa.

Riconciliazione (Confessione)

Se stai pensando di tornare, è molto importante accostarti alla Confessione (il “Sacramento della Riconciliazione” o “Penitenza”).  Gesù Cristo stesso istituì la Confessione e desiderava che i Suoi seguaci avessero un posto dove andare per essere assolti dai loro peccati.  Lui, a sua volta, ha dato agli uomini l’autorità di perdonare i peccati.

«Gesù … disse loro: “Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati”» (Gv 20,21-23).

Tutte le parrocchie del mondo hanno delle modalità per amministrare la Confessione. Hai anche il diritto, ai sensi del diritto canonico, di chiedere al parroco un appuntamento per la confessione.  Dovresti spiegare al sacerdote all’inizio della tua confessione che non sei stato in chiesa, e a confessarti, per un bel po’ di tempo.  Se hai bisogno di un ripasso, il sacerdote ti guiderà felicemente attraverso i passaggi della Confessione.

«Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità» (1 Gv 1,9).

La Comunione dei Santi

Come forse ti ricordi, quello che ti fu insegnato alla tua infanzia, che se perdessi qualcosa, avresti dovuto pregare Sant’Antonio di Padova per essere aiutato a ritrovarla.  Se stavi studiando per un esame, avresti dovuto pregare San Giuseppe da Copertino o San Tommaso d’Aquino. Di qualunque cosa tu possa aver bisogno, c’è un santo a cui puoi chiedere l’intercessione.

«Anche noi dunque, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti» (Eb 12,1).

Questa “moltitudine di testimoni” fa il tifo per noi mentre camminiamo con Cristo. I fedeli defunti – la Chiesa in cielo – sono sempre preoccupati per la Chiesa sulla terra.

«A causa infatti della loro più intima unione con Cristo, i beati rinsaldano tutta la Chiesa nella santità […]. Non cessano di intercedere per noi presso il Padre, offrendo i meriti acquistati in terra mediante Gesù Cristo, unico mediatore tra Dio e gli uomini» (Catechismo della Chiesa Cattolica [CCC], 956).

I santi in cielo ci aiutano con le loro preghiere, poiché siamo uniti nel Corpo di Cristo, cioè la Chiesa, ed è nostra gioia portare i pesi gli uni degli altri (cfr. Gal 6,2) e confortarci a vicenda (cfr. 1 Ts 5,11).

L’Eucaristia

L’Eucaristia è la «fonte e culmine di tutta la vita cristiana» (CCC 1324).  L’Eucaristia è Gesù Cristo: Corpo, Sangue, Anima e Divinità.

Durante l’Ultima Cena, il pasto finale che Cristo ha condiviso con i suoi amati discepoli, Egli ha lasciato loro i mezzi con cui sarebbe rimasto fisicamente presente nel mondo.

«Quando la Chiesa celebra l’Eucaristia, fa memoria della pasqua di Cristo, e questa diviene presente: il sacrificio che Cristo ha offerto una volta per tutte sulla croce rimane sempre attuale: “Ogni volta che il sacrificio della croce, col quale ‘Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato’ (1 Cor 5,7), viene celebrato sull’altare, si effettua l’opera della nostra redenzione”» (CCC 1364).

La Messa rende presente l’unico sacrificio di Cristo sulla Croce.  Mentre prendeva il pane e rendeva grazie, disse: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi» (Lc 22,19).  Gesù parla dello stesso Corpo in Giovanni 6: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui» (Gv 6,56).  Il sacrificio del Calvario e il sacrificio della Messa sono un unico e medesimo sacrificio;  solo il modo in cui vengono offerti è diverso.

Dunque, la frequenza settimanale alla messa è importante.  Come sottolineato in CCC 2042, i primi tre precetti della Chiesa sono:

  1. Partecipa alla Messa la domenica e le altre feste comandate e rimani libero dalle occupazioni del lavoro.
  2. Confessa i tuoi peccati almeno una volta all’anno.
  3. Ricevi il sacramento dell’Eucaristia almeno a Pasqua.

Bisogna essere in stato di grazia per ricevere l’Eucaristia.  Ciò significa che non dobbiamo avere alcun peccato mortale non confessato.  L’Eucaristia è partecipazione al Corpo e al Sangue di Cristo (cfr. 1 Cor 10,16).  Ricevere la Santa Comunione in modo così indegno è profanare  il Corpo e il Sangue di Cristo (cfr. 1 Cor 11,23-29) ed è oggettivamente un peccato mortale, come lo è non partecipare deliberatamente alla Messa.

«Chi vuole ricevere Cristo nella Comunione eucaristica deve essere in stato di grazia. Se uno è consapevole di aver peccato mortalmente, non deve accostarsi all’Eucaristia senza prima aver ricevuto l’assoluzione nel sacramento della Penitenza» (CCC 1415).

«L’Eucaristia domenicale fonda e conferma tutto l’agire cristiano. Per questo i fedeli sono tenuti a partecipare all’Eucaristia nei giorni di precetto, a meno che siano giustificati da un serio motivo (per esempio, la malattia, la cura dei lattanti) o ne siano dispensati dal loro parroco. Coloro che deliberatamente non ottemperano a questo obbligo commettono un peccato grave» (CCC 2181).

L’Eucaristia è cibo per il viaggio, attraverso il quale viene conferita la grazia.  Attraverso l’Eucaristia siamo anche fisicamente uniti a Cristo.  Pertanto, dobbiamo camminare e crescere nella santità per diventare vasi che danno una testimonianza di Cristo al mondo.

La gioia della salvezza

La missione della Chiesa cattolica è portare a tutti la realtà di Dio e la salvezza.

«Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui» (Gv 3,16-17).

La Chiesa cattolica offre a tutti i mezzi di salvezza e la pienezza della fede.  Inoltre unisce i fedeli a Cristo.  Il dono di Dio ci viene offerto gratuitamente;  non ce lo meritiamo, eppure viene comunque offerto.  Dobbiamo rispondere di conseguenza, con fede, alla sua grazia gratuita, affinché possiamo essere guidati da Lui, abitati dallo Spirito Santo, a camminare nella fede e a fare la volontà di Dio, affinché possiamo essere da Lui resi perfetti (cf. Mt 7,21; Gc 2,14-26; ​​Mt 5,48).

«Per raggiungere questa perfezione, i fedeli usino le forze ricevute secondo la misura del dono di Cristo, affinché […], in tutto obbedienti alla volontà del Padre, con tutto il loro animo si consacrino alla gloria di Dio e al servizio del prossimo» (CCC 2013).

Quando Cristo ascese al cielo, lasciò ai suoi discepoli un’istruzione finale.

«Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28, 19-20).

Non importa quello che hai fatto (a condizione che te ne penta con sincerità, confessandoti e ricevendo l’assoluzione), hai una casa nella Chiesa cattolica.  Per mezzo dell’opera di Cristo sulla Croce e attraverso i sacramenti che Cristo stesso ha istituito, il tuo cuore sarà rinnovato.

«Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove» (2 Cor 5,17).

«Solo per mezzo della cattolica Chiesa di Cristo, che è lo strumento generale della salvezza, si può ottenere tutta la pienezza dei mezzi di salvezza. In realtà al solo collegio apostolico con a capo Pietro crediamo che il Signore ha affidato tutti i beni della Nuova Alleanza, per costituire l’unico corpo di Cristo sulla terra, al quale bisogna che siano pienamente incorporati tutti quelli che già in qualche modo appartengono al popolo di Dio» (CCC 816).

«Ogni santo ha un passato, mentre ogni peccatore ha un futuro» (Oscar Wilde).

L’unica vera chiesa

Cos’è che distingue la Chiesa cattolica? Perché non andare semplicemente in una qualsiasi chiesa? La risposta è semplice: nessun’altra chiesa al mondo (sebbene possa possedere molta verità e una parte della grazia di Dio) può affermare che il loro fondatore è Dio: Gesù Cristo stesso.

«E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli» (Mt 16,18-19).

Gesù dichiarò qui con autorità divina che la Chiesa cattolica avrebbe insegnato a tutte le nazioni la Buona Novella e avrebbe portato a tutti la speranza della salvezza.  La Chiesa sarebbe rimasta un segno visibile per il mondo che Cristo rimane con il mondo fino alla fine dei tempi.  Quando la Chiesa cattolica insegna e parla, lo fa con l’autorità di Gesù Cristo.

Cristo ha conferito a San Pietro l’autorità di guidare la chiesa visibile (mettendo così in moto l’ufficio del papato), e l’autorità di (preminentemente) “legare” e “sciogliere”.  Questi antichi termini rabbinici significano “proibire” e “permettere”, cioè interpretare la Legge in circostanze speciali.  Gesù, in Giovanni 20,22-23 ha esteso l’autorità della Chiesa per includere l’assoluzione dei peccati o la prescrizione di penitenza per loro.

La Chiesa è conosciuta come «colonna e sostegno della verità» (1 Tm 3,15) perché lo Spirito Santo la guida a tutta la verità (cfr. Gv 14,26; 16,13).  Quando la Chiesa insegna, lo fa perché lo Spirito Santo le ha permesso di farlo.  Non tutti i cristiani hanno questa protezione speciale e alcuni sono addirittura “cristiani” contraffatti.

«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”» (Mt 7,21-23).

Allora: perché dovresti considerare di tornare alla Chiesa cattolica?  La Chiesa cattolica è costruita su solide fondamenta e Cristo stesso ha promesso: «le potenze degli inferi non prevarranno su di essa».

«… chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia» (Mt 7,24-25).

Preghiera di consacrazione a Gesù

Dio nostro Padre, credo che tu mi hai creato per amore. In mille modi ho peccato contro di te. Mi pento di tutti i miei peccati. Ti prego, perdonami.

Ti ringrazio per aver mandato tuo Figlio a morire per me, a salvarmi dall’inferno. Oggi desidero rinnovare la mia amicizia con te e porre Gesù al centro del mio cuore. Mi abbandono a Lui affinché possa essere il Re del mio cuore per tutta la vita.

Ti prego di inondare il mio cuore e la mia anima con il tuo Santo Spirito e concedermi il dono di una vita nuova. Dammi la grazia e il coraggio di vivere come un discepolo missionario per il resto dei miei giorni. Amen.

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